Warcraft, l'inizio: la critica è strana!

La critica è strana! Spesso i critici distruggono pellicole blockbuster, studiate con il mero scopo di intrattenere.  Si riempono la bocca con paroloni da salotto radical chic e guardano le produzioni più facete dall'alto come una schifezza atta ad intrattenere il popolino ignorante. Loro sono colti, loro hanno la verità in tasca! Ed il film di oggi è proprio uno di quelli demoliti da questa massa di scorregge intelletualoidi.  Per la regia di Duncan Jones, oggi parliamo di Warcraft, l'inizio, film fantasy tratto dall'omonimo videogioco della Blizzard. Tra l'altro dello stesso regista su questo blog si è già parlato di Source Code, lo trovate qui.

La trama di questo film non è delle più elaborate. Infatti gli orchi si trovano in un mondo ormai in rovina. Guidati dallo stregone Gul'dan, le orde orchesche invaderanno il mondo degli umani. Lo stregone controlla il potere del Vil; una forza magica che da forti poteri al caro prezzo di risucchiare ogni forma di vita dentro di se. Questa stessa forza magica è il vero antagonista di questa pellicola, in quanto la sua forza mortifera è la vera causa della morte del mondo degli orchi, con la quale uomini e gli stessi orchi troveranno a confrontarsi. La trama quindi è semplice, ma è abbastanza avvincente e procede senza buchi e senza particolari forzature, se non quelle tipiche del fantasy. Un altro punto di forza dell'opera è la caratterizzazione dei personaggi. Ogni singolo personaggio, che sia un umano che lotta per salvare il proprio mondo e mantenere la pace o un orco coi suoi ideali guerreschi basati sull'onore, questo rimarrà impresso nella mente dello spettatore anche dopo la visione.

L'aspetto tecnico è quello tipico del colossal fantasy, standard gettati dalla ormai celebre trilogia di Peter Jackson. Le riprese sono un tripudio di riprese a volo d'uccello e di campi ampi per mostrare gli schieramenti rivali. In più i
l montaggio è serrato, dinamico e preciso volto a coinvolgere lo spettatore nell'azione. La fotografia è curatissima, e con colori accessi, che danno al film un taglio molto pop.

Duncan Jones è stato messo a dura prova con un alto budget, cosa che non tutti i registi sanno gestire, ma il figlio del White Duke ci riesce benissimo, facendo anche degli incassi stellari.
Chiudendo, Warcraft è il classico film fracassone che non piace ai critici radical chic, ma essendo il film tratto da un videogame col più alto incasso al mondo,mi fa sperare in un sequel, di cui il finale di questa pellicola lo necessita.


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