La notte ha divorato il mondo: un film di zombie molto intelligente

Visto che la quarantena persiste e sembra che persista fino a Maggio, mi è parsa una buona idea portare su questo blog un film di zombie. C'è da premettere che trovare un film di questo sottogenere che sia anche solo vagamente decente non è per niente facile, però per l'occasione penso di averne trovato uno molto valido ed intelligente. Per la regia di Dominique Rocher, oggi si parla de "La Notte ha divorato il mondo".

La storia ruota intorno a Sam, che si trova per caso ad una festa in un alloggio parigino nel cui finirà per assopirsi, ed altrettanto per caso si sveglia il giorno dopo nel cuore di un apocalisse di infetti con una famelica passione per la carne umana. Decide quindi di armarsi e di rimanere chiuso in casa il più possibile, raccogliendo provviste e tutto quello che reputa più utile alla sua sopravvivenza nei vari appartamenti, e cercando di tenersi occupato il più possibile. Infatti questa pellicola si concentra molto non solo sulla sopravvivenza del protagonista, ma anche del suo costante sforzo di mantenersi lucido pur rimanendo costantemente  solo.

Il punto di forza principale di quest'opera è la scrittura, in particolare la scrittura del protagonista, è incredibile come ogni sua reazione ed azione infatti sensata è coerente al contesto in cui si trova, anche quando fa qualcosa di stupido è comunque contestualizzato. Il comparto tecnico è privo di fronzoli, ma rimane comunque molto solido sia nella regia che nella fotografia, oltre che una recitazione superba da parte del personaggio principale.

Di sicuro siamo di fronte ad un film che non promette enormi scariche di adrenalina, anzi ha un ritmo molto lento, con molta introspezione psicologica, che ci mostra la vita quotidiana e solitaria di un sopravvissuto per caso all'infezione.
Ciò fa di questo "La notte ha divorato il mondo" una pellicola non per tutti, ma rimane comunque un film più che valido ed estremamente originale, e quindi altrettanto consigliato.


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