Consigli per la lettura ad mentula canis

Prima di cominciare questo articolo è doveroso fare una premessa: non sono un accanito lettore.
O meglio, non sono un accanito lettore di narrativa. Sinceramente mi piace leggere, se riesco a trovare un momento di pace ed intimità leggo più che volentieri, inoltre se devo informarmi su qualcosa o approfondire un argomento penso che comprarsi un manuale in merito sia la scelta migliore. Il problema per il sottoscritto sorge con i romanzi; mi è capitato di leggerne diversi nella mia vita, ma la mia estrema lentezza nella lettura di essi mi porta nello sconforto. Tutta via oggi voglio parlarvi di libri, in quanto per me essi rappresenta una sorta di amante, li maltratto e forse li trascuro, ma alla fine entrambi sappiamo che l'uno non può fare a meno dell'altro. Quindi qui di seguito, riporterò alcune mie letture che sono state in qualche modo segnanti per la mia crescita personale.

Il mio nome è Rosso di Oran Pamuk


Parlare in parole povere di questo romanzo è alquanto complesso, ma questo genere di sfide fa parte del mio mestiere giusto? Bene, incominciamo col dire che quest'opera adotta una struttura corale, ovvero anzi che concentrare l'attenzione su un protagonista designato si da il focus su più personaggi.
In questo modo nella Istanbul del sesto secolo l'intreccio narrativo si mescola con tante piccole storie più intime e personali. La città turca diventa quindi il contenitore di vicende umane estremamente vive e reali, in una società da sempre ponte fra due culture.

Il signore delle mosche di William Golding


Il seguente lavoro ha una sinossi più facile da realizzare, ma non per questo meno ricco di riflessioni. Cosa succede infatti, se un gruppo di ragazzi si trova all'improvviso naufrago su un isola deserta? Essi inizieranno, privi dell'autorità dettata dagli adulti a formare una sorta di stato autonomo, con delle leggi che badino al benessere di tutti, sempre atte a trovare compromessi tra le parti. Cosa succede tuttavia se il malcontento inizia a diffondersi nel gruppo? O ancora più grave, cosa succede se qualcuno si facesse portavoce di questo malcontento, sfruttandolo a suo vantaggio? In quello che sembra un volume di narrativa per ragazzi Golding ci illustra magistralmente come la democrazia non sia fatta solo di libertà, ma principalmente di sacrificio e partecipazione, rimanendo costantemente in bilico.

Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald

Ed ora, eccoci di fronte ad un grande classico della letteratura americana. Jay Gatsby è il classico tycoon americano figlio dei roaring '20 di umilissime orgini; con una casa da sogno, più di un abito per ogni occasione e che può permettersi di organizzare sontuose feste ogni giorno. Sembrerebbe che proprio quello che tutti desiderano dalla propria vita. In realtà il Gatsby è un uomo solo e annoiato, privo di stimoli e che non troverà mai l'amore che ha sempre sognato. I miti del denaro, del successo ad ogni costo e della vita all'insegna del lusso più sfrenato crollano di fronte all'enorme vuoto di un uomo che non sa cosa stia realmente cercando.

Bonus: L'arte della guerra di Sun Tsu e Il libro dei cinque anelli di Miyamoto Musashi

Questi due libri non sono opere narrative, ma due opere che parlano di strategia militare e di come vincere un duello. Estrapolandoli dal loro contesto originale, visto che diventare un generale o un ronin non sono le mie vocazioni, si possono però ottenere delle riflessioni molto interessanti e di vitale importanza per la crescita personale. Li consiglio caldamente.


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Il mio nome è Rosso
Il signore delle mosche
Il grande Gatsby
L'arte della guerra
Il libro dei cinque anelli


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