Io ho tanti interessi,troppi forse...e se li si combina ai miei gravi deficit dell'attenzione si ottiene che io sia una persona molto meno brillante di quello che la gente comunemente pensa. Mi piacciono il cinema, i fumetti, la letteratura (sia narrativa che divulgativa), i videogiochi e non disdegno neppure le serie TV. Ma oggi, non parlerò di nessuna di queste mie passioni, bensì di un elemento della mia vita dal cui sono quasi o del tutto dipendente, la musica! Infatti ogni volta che esco di casa, anche solo per comprare le sigarette, porto con me il mio fidato iPod e le cuffiette per ascoltarmi un po' di sana musica. Ed oggi quindi, vi parlerò di quattro album che mi hanno particolarmente ammaliato di recente, per consigliarveli e farli conoscere pure a voi. Questi consigli saranno,come da titolo, a cazzo di cane, così come a cazzo di cane sarà la loro pubblicazione e il numero di album consigliati.
Cosa succede se si mette assieme la musica da camera con la musica sub-sahariana? Ce lo mostrano il suonatore di kora (tipico strumento est-africano) Ballaké Sissoko e il violoncellista Vincent Segal, in questa perla del 2009. L'opera ha chiaramente un sapore molto esotico, a tratti quasi sensuale. Infatti le note basse e intense del violoncello si combinano perfettamente con le note acute e argentine della kora. Un ottimo sottofondo per una cenetta romanica con una studentessa di etnologia.
E dopo un consiglio da finto alternativo,parliamo di un grande classico classe 1985. Uno delle migliori fatiche di Tom Waits. Il disco è composto da una serie storie pulp, raccontate con sonorità e ritmi che spaziano dal jazz,al blues, al rock senza dimenticare qualche spruzzatina di folk che non guasta mai. Senza contare le numerose partecipazioni che hanno preso parte alle registrazioni, tra gli ospiti possiamo ammirare nomi come Robert Quine,Marc Ribot e addirittura Keith Richards. Insomma i testi che parlano di personalità ai margini e il sound poliedrico fanno di Rain Dogs un capolavoro; uno dei più pittoreschi del cantautore di Ponoma. Un must che tutti dovrebbero avare in casa.
Il post-rock è un sotto-genere alquanto singolare; si tratta di una commistione tra molti altri stilemi musicali: il minimalismo, la musica d'ambiente, talvolta ci sono contaminazioni jazz ed elettroniche ed ovviamente, la musica rock. In parole povere si cerca di creare musica ambient con una strumentazione rock. Il quartetto texano Explosions in The Sky,con la loro opera di esordio, ci riesce perfettamente. How Strange, Innocence è un album graffiante, con suoni malinconici che dapprima sono sussurrati, per poi evolversi in un climax pieno di energia. Un album esplosivo, intenso e dirompente, che trascina l'ascoltatore in una realtà diversa. Da ascoltare rigorosamente con le cuffie e in perfetta solitudine.
Ora torniamo su qualcosa di più convenzionale, ma non troppo. Infatti Hütter e Schneider con il loro complesso, i Kraftwerk per l'appunto, hanno segnato un punto di svolta nella storia dell'arte musicale. La band di Düsseldorf infatti fu pioniera nel campo della musica elettronica. I loro album risalgono agli anni '70,ma saranno materiale che influenzerà tutta la syntpop anni '80 e non solo... L'album che prendiamo in esame in questa sede è Die Mensc-Maschine (o The Man Machine nella sua versione inglese) del 1978. Si tratta di un cui ci sono dei suoni molto orecchiabili e pop (storici i brani come Das Model e Die Roboter) a brani che strizzano l'occhio alla psichedelia (Metropolis e Spacelab). Questo ascolto è caldamente consigliato a quei giovani della mia generazione o al di sotto che pensano la musica elettronica come qualcosa di inesistente
prima degli anni '90. Esistono due edizioni,una col cantato in tedesco e una col cantato in inglese: tuttavia preferisco l'edizione teutonica.
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Vi ricorco che se siete interessati a supportare il sottoscritto potete acquistare questi album in copia fisica dal link Amazon che segue,in quanto ho un'affiliazione
Chamber Music
Rain Dogs
How Strange,Innonce
Die Mench-Maschine
The Man Machine
Vi lascio in aggiunta i link per i miei social che vi esorto a seguire, così farò il possibile per tenervi aggiornati
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Chamber Music di Ballaké Sissoko & Vincent Segal
Rain Dogs di Tom Waits
E dopo un consiglio da finto alternativo,parliamo di un grande classico classe 1985. Uno delle migliori fatiche di Tom Waits. Il disco è composto da una serie storie pulp, raccontate con sonorità e ritmi che spaziano dal jazz,al blues, al rock senza dimenticare qualche spruzzatina di folk che non guasta mai. Senza contare le numerose partecipazioni che hanno preso parte alle registrazioni, tra gli ospiti possiamo ammirare nomi come Robert Quine,Marc Ribot e addirittura Keith Richards. Insomma i testi che parlano di personalità ai margini e il sound poliedrico fanno di Rain Dogs un capolavoro; uno dei più pittoreschi del cantautore di Ponoma. Un must che tutti dovrebbero avare in casa.
How Stange, Innoncence degli Explosions in the Sky
Il post-rock è un sotto-genere alquanto singolare; si tratta di una commistione tra molti altri stilemi musicali: il minimalismo, la musica d'ambiente, talvolta ci sono contaminazioni jazz ed elettroniche ed ovviamente, la musica rock. In parole povere si cerca di creare musica ambient con una strumentazione rock. Il quartetto texano Explosions in The Sky,con la loro opera di esordio, ci riesce perfettamente. How Strange, Innocence è un album graffiante, con suoni malinconici che dapprima sono sussurrati, per poi evolversi in un climax pieno di energia. Un album esplosivo, intenso e dirompente, che trascina l'ascoltatore in una realtà diversa. Da ascoltare rigorosamente con le cuffie e in perfetta solitudine.
Die Mench-Maschine (o The Man-Machine) dei Krafterk
Ora torniamo su qualcosa di più convenzionale, ma non troppo. Infatti Hütter e Schneider con il loro complesso, i Kraftwerk per l'appunto, hanno segnato un punto di svolta nella storia dell'arte musicale. La band di Düsseldorf infatti fu pioniera nel campo della musica elettronica. I loro album risalgono agli anni '70,ma saranno materiale che influenzerà tutta la syntpop anni '80 e non solo... L'album che prendiamo in esame in questa sede è Die Mensc-Maschine (o The Man Machine nella sua versione inglese) del 1978. Si tratta di un cui ci sono dei suoni molto orecchiabili e pop (storici i brani come Das Model e Die Roboter) a brani che strizzano l'occhio alla psichedelia (Metropolis e Spacelab). Questo ascolto è caldamente consigliato a quei giovani della mia generazione o al di sotto che pensano la musica elettronica come qualcosa di inesistenteprima degli anni '90. Esistono due edizioni,una col cantato in tedesco e una col cantato in inglese: tuttavia preferisco l'edizione teutonica.
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Vi ricorco che se siete interessati a supportare il sottoscritto potete acquistare questi album in copia fisica dal link Amazon che segue,in quanto ho un'affiliazione
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Rain Dogs
How Strange,Innonce
Die Mench-Maschine
The Man Machine
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